Una pezza di Lundini come Boris: un fenomeno generazionale

Quando tra trent’anni il Carlo Conti dei millennials condurrà la nostra versione de I migliori anni, saranno pochi i fenomeni culturali e gli eventi generazionali ad accomunarci tutti e farci scendere la lacrimuccia, social esclusi: certamente ci saranno i cartoni animati di Italia Uno, i Pokèmon, i mondiali del 2006, e Boris. Boris ha rappresentato, per noi nati nella prima metà degli anni 90, una specie di riscatto: finalmente qualcuno che dicesse pubblicamente quello che noi adolescenti, costretti dai genitori a cena ad assistere allo scempio quotidiano del buon gusto da parte delle fiction generaliste, avevamo capito da tempo: Continua a leggere